Perché
Irminsul
Irminsul è il pilastro cosmico degli antichi Celto-Germani, l'asse che sorregge il mondo, quindi il fondamento di tutta la manifestazione della Vita. In tutte le Tradizioni troviamo, più o meno evidente, il riferimento ad una forza strutturale che sta alla base dell'universo, che ne costituisce l'essenza statica dalla quale nasce la dinamica del fluire vitale. Spesso questa funzione fu riferita all'Albero, simbolo di vita per eccellenza, che con la sua struttura trifunzionale - radici tronco e fronde - rende bene l'idea della sua partecipazione ai Tre Mondi - Inferi Terra e Cielo.
Di Alberi cosmici abbonda tutta la Tradizione in tre varianti fondamentali: un albero cosmico con le radici in terra, oppure un albero con le radici in cielo, oppure due alberi cosmici, uno maschile, solare, essenziale e uno femminile lunare, esistenziale, immagini dei due poli magnetici da cui scaturisce la corrente della Vita.
Altro simbolo equipollente fu quello della Montagna Sacra, con tutte le possibili sfaccettature che ben si adattano alla molteplicità del reale. Alcune Tradizioni preferirono invece l'immagine del pilastro cosmico per due motivi principali che nascono da una concezione piuttosto "secca" ed essenziale del Mondo.
Il pilastro è un albero "sfrondato" da tutta la fenomenologia esistenziale, dal velo di Maya, dalla fantasmagoria universale: è l'essenza pura che ha dato origine al Tutto, è Shiva, è la Fonte di Fuoco. Essendo un pilastro, non è soggetto alla possibile decadenza e morte dell'Albero - cui si adatta più facilmente la simbologia dell'era cosmica, dei successivi periodi di Tempo, dei Cicli - ma nella sua incorruttibilità rappresenta quella Forza Pura che non può mai venire meno, bastante a se stessa e origine di tutte le altre. E' il vero Motore Immobile, l'Unico.
Se questa è la valenza macrocosmica del Pilastro non da meno è la sua valenza microcosmica: nell'uomo esso infatti rappresenta la colonna vertebrale, l'asse portante da cui scaturisce la "condizione eretta", la via del risveglio dei chakra, della conoscenza sottile che permette di passare dalla Terra al Cielo, dalla condizione umana a quella divina. E' anche qui l'Asse del Mondo.
Questa simbologia fu ben rappresentata dal djed dell'antico Egitto faraonico. Il fatto che nella rappresentazione tradizionale di Irminsul questo abbia due bracci superiori, quasi due petali di fiore, vuole sintetizzare il concetto che da esso nascono, sbocciano, le due correnti yin e yang della Vita: il due che deriva dall'uno per ricomporsi nel tre. Se poi invece di petali si volessero vedervi due ali, facile appare il simbolo del librarsi dello spirito o dell'uccello cosmico che depose l'uovo primordiale. Va quindi visto come un caduceo ridotto all'essenziale.
Una Tradizione secca e sostanziale come quella degli Antichi Celto-Germani non poteva scegliere simbolo più consono.
Tutte le ere, tutte le civiltà, tutte le testimonianze umane e divine, trovano in Irminsul il loro fondamento, il punto iniziale e finale: tutti gli altari e tutti i templi sono disposti secondo coordinate convergenti su esso.
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